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Venerdì, 22 Novembre 2013 10:40

I dati dell’Unione Artigiani hanno fotografato la situazione della imprese d’artigianato femminili.
Il quadro generale per il quadriennio 2010-2013 sembra essere confortante: infatti il lieve incremento (+0,76%) delle aziende artigiane con titolare italiana è compensato da un notevole +42,89% di quelle che fanno capo a una imprenditrice di origine straniera. Di anno in anno tuttavia le realtà artigiane in rosa sono state toccate sempre più dalla crisi tanto che quest’anno il tasso di crescita è in calo dell’1,5% rispetto al 2012
A Monza,  la terza città della Lombardia per numero di abitanti, le imprese d’artigianato italiane sono il 77% e di queste il 19% ha un titolare donna. Del restante 23% straniero, solo l'11% fa capo a una imprenditrice. In campo straniero stravincono le giovani: nella fascia 19-29 al 21% delle straniere risponde il 6% delle italiane. Il dominio diventa  italiano col crescere dell'età: fra i 50 e i 59 anni al 28% di italiane corrisponde il 15% di straniere, mentre nella fascia 60-79 al 20% nostrano risponde solo il 2% straniero.

 In Brianza, le ditte individuali artigiane (poco più di 21mila) appartengono all'87% a italiani (14% donne) e solo al 13% a stranieri (10% donne). Anche in questo caso il futuro appare straniero. Fra le giovani nella fascia 19-29 anni le straniere sono l'11% contro il 7. Fra i 30 e i 39 anni al 35% di imprenditrici di origine estera risponde il 24 di italiane. Pareggio fra i 40 e i 49 anni: al 33% di italiane corrisponde il 32 straniero, mentre, ancora una volta, cresce il divario a favore delle italiane al crescere dell'età.
In termini assoluti, spadroneggia il settore della cura alla persona, con 1123 imprese femminili registrate nel 2012, di cui 153 con titolare straniera. 

Fonte: Agielle News