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Mercoledì, 20 Novembre 2013 15:03

L’economia mondiale si regge sulle spalle di due donne d’eccezione: da un lato Angela Merkel, cancelliera tedesca, dall’altro lato, Janet Yellen, a  capo della Banca centrale americana.
La sfide che devono affrontare sono però fra loro differenti.

La Merkel è Primo ministro della Germania, unico stato europeo che sta crescendo al ritmo dell’1,3% all’anno, una cifra più alta rispetto alla media degli altri stati europei il cui Pil tra giugno e settembre è cresciuto solo dello 0,1%. L’economia della zona Euro è prigioniera della crisi: motore dell’economia tedesca sono le esportazioni e l’Euro tenuto basso dalla Bce di Draghi riesce a favorire solo la Germania, a spese di tutti gli altri stati europei.
La Yellen, dal canto suo, ha rassicurato membri e investitori del Congresso riguardo alla volontà da parte della Fed di spingere l’economia, dal momento che per ora non vi sono eccessi finanziari e di consumo di cui preoccuparsi. Al contempo l’economia americana sta vivendo un momento di ripresa grazie alla scoperta di giacimenti petroliferi in Texas, Oklaoma e Michigan, determinando un cambiamento notevole dell’economia locale e l’equazione di costi e ricavi per aziende e governo.

Si profilano così due diversi scenari: l’Europa che non riesce a spendere e gli Stati Uniti che devono evitare eccessi finanziari. Queste sono le vere sfide della Merkel e della Yellen.

Fonte: La Stampa