Stampa
Venerdì, 18 Febbraio 2011 09:27
 Una squadra di tecnici di Legambiente a analizzato 100 edifici in classe A tra appartamenti e uffici in 15 città italiane, e solo 11 (tutti costruiti a Bolzano) sono stati promossi nell'ambito della campagna nazionale “Tutti in classe A” volta a promuovere una nuova cultura del costruire sostenibile.  Per mostrare difetti e pregi degli edifici sono state utilizzate immagini termografiche realizzate con un apposito macchinario capace di evidenziare le caratteristiche termiche ed energetiche dei materiali nelle pareti esterne dell’edificio Per lo più gli edifici italiani sono costruiti senza isolamento alle pareti, con finestre sottili o montate male, ponti termici tra diversi materiali e strutture che facilitano la dispersione del calore. Tutto questo comporta un incremento nello spreco energetico per quanto riguarda il riscaldamento o il raffreddamento, che arriva a pesare sulle tasche degli italiani dai 200 ai 500 euro all’anno in più a famiglia.
Una casa di classe A consuma ogni anno, nel processo di riscaldamento/raffreddamento, 30 KWh/mq (chilowattora per metro quadro). Una classe C, cioè la maggior parte delle abitazioni che hanno applicato solo alcune delle attenzioni per evitare gli sprechi, ma che ancora devono fare molto, consuma più del doppio (70 KWh/mq), mentre i classe E, cioè gli edifici definitivamente bocciati, consumano 120 KWh/mq.

Fonte: Legambiente