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Mercoledì, 02 Aprile 2014 10:09

Calano i russi e aumentano gli asiatici, in particolare i cinesi. Nel borsino del turismo a Milano, aggiornato a febbraio, si registra una riduzione del 6% dei russi facoltosi alle prese con lo shopping nel quadrilatero della moda. Va ancora peggio in via della Spiga, dove i dati parlano di un 17% in meno. La guerra di Crimea e le turbolenze politiche a Mosca si riflettono pesantemente sullo shopping nelle vie del lusso. In compenso, i buchi lasciati dai russi vengono compensati dai turisti cinesi, in crescita costante. E a parte le dafaillance di febbraio, russi e cinesi rimangono in testa alla classifica delle nazionalità che più spendono nei negozi del Quadrilatero, con scontrini medi di 1200 euro che salgono a 1550 per i turisti dell'Azerbaijan. Con punte di 5347 euro per gli scontrini nelle gioiellerie. 

A fornire questi dati è stata Antonella Bertossi, la marketing manager di Global Blu, la società specializzata nei servizi per lo shopping dei turisti, intervenuta alla presentazione del progetto "Scenografie da Oscar in via Spiga". I 30 "alberi di luce" firmati da Tomaso Schiaffino, che hanno illuminato le scene notturne del film premio Oscar di Paolo Sorrentino "La grande bellezza", dal 6 al 13 aprile animeranno il Fuori Salone di via Spiga, organizzato dall'Associazione dei commercianti a cui fanno capo più di 70 griffe. "A Milano, nel suo complesso, il turismo è in crescita, mentre nel resto d'italia è in calo - fa i conti l'Assessore al Commercio Franco D'Alfonso - nel 2013 c'è stato un 7% in più di presenze, con un aumento del 10% di permanenza in più in città. Milano ha accolto 7 milioni di turisti, con 11 milioni di pernottamenti".

In base ai dati del mercato del Tax Free, riservato ai turisti extra europei che possono recuperare l'IVA, Milano rappresenta il 35% della quota nazionale dello shopping, con un +6% rispetto al 2012.

Lo scorso anno, gli acquisti fatti in via della Spiga sono stati per il 39% effettuati da turisti russi e per iol 13% da cinesi. Buone le previsioni in vista del Salone del Mobile. Come negli ultimi 2 anni, lo shopping dovrebbe registrare impennate del 70%.

Fonte: La Repubblica